Gli episodi, con la tecnica della richiesta di denaro da versare per scagionare un congiunto, oggi a Teramo, Torricella, Montorio e Campli. Tutte le vittime hanno partecipato agli incontri informativi con i carabinieri
TERAMO – L’aver partecipato tutti alle campagne informative dei carabinieri su come prevenire le truffe, è stato decisivo per sei anziani di Teramo, Torricella, Montorio e Campli per sventare tentativi di raggiro messi in atto nei loro confronti nel solo pomeriggio di oggi.
La centrale operativa della Compagnia carabinieri di Teramo ha infatti ricevuto ben 6 segnalazioni di tentativi di truffe agli anziani. Il triste copione sempre identico in tutti i casi: una telefonata di un sedicente maresciallo dei Carabinieri che informa l’anziano dell’arresto di un congiunto, per la cui remissione in libertà servono diverse migliaia di euro.
In nessuno dei sei casi gli anziani hanno ceduto al raggiro: hanno chiuso la telefonata e hanno avvisato i carabinieri, come da procedura appresa nel corso degli incontri informativi che i carabinieri hanno tenuto in diverse zone del territorio provinciale con gli anziani in particolare.
A livello preventivo l’Arma teramana continuerà con questi incontri informativi sia nelle chiese, nei centri di aggregazione e nelle riunioni condominiali. Tale strategia preventiva sta oggettivamente producendo i frutti sperati e quindi si ribadisce ancora che nessuna Forza di Polizia, ente, assicurazione o altri. chiede il versamento di denaro per ‘liberare’ un congiunto, ovvero per pagare una assicurazione o un debito. Nei casi dubbi i carabinieri ricordano che è sempre consigliabile prima di intraprendere qualsiasi iniziativa, di contattare il 112 o le altre Forze di Polizia presenti sul territorio.
A livello repressivo i carabinieri stanno lavorando sul territorio per raccogliere elementi utili per individuare i truffatori che hanno contattato i sei anziani.